Il Comitato dei cittadini di via Albalonga può vantare diversi tentativi di imitazione, e come scriveva Charles Caleb Colton, “l’imitazione è la più sincera forma di adulazione”. Il giorno prima del ballottaggio, un nuovo tentativo di sciacallaggio imitazione, questa volta meno diretto dei precedenti. Oggi su via Albalonga sono stati distribuiti volantini (una copia sulla sinistra) a firma di un fantomatico, e fasullo, gruppo autodenominatosi “Le coordinatrici dei cittadini degli ex cantieri PUP”, organizzazione mai vista, o sentita, prima d’ora, che invita i cittadini di via Albalonga a ringraziare personaggi come Sandro Toti, Roberto Cantiani e il Sindaco Alemanno per il loro ignoto contributo a eliminare il pup (ovviamente un giorno prima del ballottaggio, quando si dice eleganza e stile in una persona sola). Il contributo delle sedicenti “coordinatrici” (i cui nomi si son ben guardati da rendere leggibili, almeno a chi sta scrivendo questo post) e dei predetti politici è ai più ignoto. Magari qualcuno può illuminarci e specificare in cosa concretamente si sono prodigati. In ogni caso, PER CHI NON L’AVESSE GIA’ CAPITO DA SOLO, nulla hanno a che fare le coordinatrix mascherate (de che poi?) con il Comitato di via Albalonga, e nulla tali “coordinatrici” hanno contribuito per risolvere in qualsiasi modo il problema del pup di via Albalonga negli oltre due anni trascorsi di questa vicenda. Traetene le conseguenze.
Comunicazione inizio lavori per il cantiere di via Albalonga
Stamattina la Direzione Lavori ha comunicato l’inizio dei lavori in via Albalonga per il ripristino della strada e la rimozione del cantiere. La durata prevista dei lavori è di 45 giorni. Nella prima fase, gli operai lavoreranno all’interno dell’area di cantiere senza rimuovere le transenne, per cui non è stato necessario apporre gli avvisi di divieto di sosta.
Sopralluogo in via Albalonga con la ditta incaricata del ripristino della via e le altre parti coinvolte
Questa mattina c’è stato in via Albalonga il previsto incontro tra le parti interessate per definire gli ultimi dettagli operativi prima dell’inizio lavori.
– A.D.C. ’76, impresa che realizzerà l’intervento;
Resoconto dell’incontro pubblico del 18 maggio con Vannini sulla rimozione del cantiere
Sabato scorso 18 maggio si è avuto in via Albalonga un incotrno tra i cittadini e il Delegato del Sindaco ai parcheggi, On. Vannini.
L’incontro, organizzato dal Comitato dei Cittadini di via Albalonga su richiesta del Delegato, ha avuto lo scopo di informare i cittadini sui tempi e le modalità con cui verrà rimosso il cantiere
e ripristinata la strada alla situazione quo ante.
Sabato 18 maggio, in via Albalonga Incontro pubblico con il Delegato del Sindaco Vannini
Il Delegato del Sindaco al Piano Urbano Parcheggi Vannini ha richiesto un incontro con i cittadini residenti di via Albalonga per informarli dei prossimi lavori previsti per la rimozione del cantiere e il ripristino dello stato dei luoghi.
In passato il Delegato aveva dichiarato al Comitato di Via Albalonga e alla stampa la disponibilità in bilancio dei fondi per l’intervento di ripristino della strada, che prevede la messa in sicurezza, la sistemazione del manto stradale e dei marciapiedi e l’illuminazione pubblica. Il tutto coperto da 215 mila euro messi a disposizione dal XII Dipartimento.
Ora sembrerebbe tutto pronto per la partenza dei lavori e Vannini ha sentito l’esigenza di informare di persona i residenti sulle modalità e i tempi dell’intervento.
Apprezziamo la sensibilità dimostrata in questa occasione dal Delegato Vannini e quindi siamo ben disposti ad ospitarlo sabato prossimo in via Albalonga per un incontro pubblico.
Invitiamo quindi tutti gli interessati a partecipare a questo appuntamento che sarà soprattutto un’ occasione per chiedere al Delegato Vannini maggiori dettagli riguardo la sistemazione della strada, un aspetto così importante del nostro vivere quotidiano e di grossa influenza sulla nostra qualità di vita.
Vi aspettiamo numerosi sabato prossimo 18 maggio alle h. 16.00 in via Albalonga 29, negli spazi dei Beni Stabili.
Cordiali saluti,
Comitato dei Cittadini di via
Albalonga
info: cell.:331-6037435
mail:viaalbalonga@gmail.com
Storie di vandali e di brave persone
In via Albalonga 21, domenica scorsa 14 aprile un gruppo di vandali, complice la notte si direbbe, ha danneggiato la lapide che ricorda Armando Ottaviano, un martire dell’eccidio delle Fosse Ardeatine. Infatti, Armando, allora ventiquattrenne dottore in lettere e filosofia, venne prelevato dai nazisti la notte del 21 marzo 1944 proprio dal civico 21 di via Albalonga dove viveva con la famiglia. Verrà ritrovato morto con altre 334 vittime in una fossa comune chiusa dai soldati tedeschi con cariche di esplosivo. Questa storia di barbari dovrebbe essere nota.
Ritornando ai vandali della scorsa notte, la corona di alloro che orna la lapide e’ stata distrutta ed è stato danneggiato il supporto. Questo succede in una strada abbandonata a se stessa e all’incuria delle autorità preposte al mantenimento dell’ordine pubblico….!
L’incidente è stato segnalato da una residente e imprenditrice, Annamaria, che ha interessato sia il condominio del civico 21 sia il presidente del Municipio, Susi Fantino. L’amministratore dell’edificio il lunedì mattina stesso ha fatto sapere che il condominio si sarebbe fatto carico delle spese in attesa dell’intervento delle Autorità. Oggi, martedì 16 aprile, il presidente uscente del Municipio VII (ex IX e X) ha rilasciato un comunicato in cui afferma “Ricollocheremo la corona di alloro per Armando Ottaviano, vilmente trafugata. Noi non dimentichiamo”.
Entro il 25 aprile sarà risolto.
Vannini al TG3: tra due settimane si inizia a smobilitare cantiere abbandonato di via Albalonga
In un servizio del TG3 Lazio su via Albalonga andato in onda il 12 aprile (minuto 13:36-14:20), la conduttrice, Roberta Ammendola, riporta la notizia secondo cui Vannini avrebbe annunciato che tra due settimane inizierebbero i lavori di smobilitazione del cantiere abbandonato. Quindi per fine aprile l’incubo potrebbe iniziare a finire.
Il delegato PUP, Alessandro Vannini, annuncia che il Comune inizia i lavori di rimozione del cantiere
Oggi press clip ricca su via Albalonga.
Alessandro Vannini, Delegato del Sindaco di Roma al Piano urbano parcheggi, afferma su LEGGO di oggi che sono stati trovati i fondi per l’intervento di rimozione del cantiere da via Albalonga.
Dopo aver dimostrato che il pup di via Albalonga era dannoso e pericoloso (infatti è stato cancellato), dopo aver dimostrato che la società costruttrice non era all’altezza del compito (infatti è fallita e alcuni esponenti hanno avuto problemi giudiziari), dopo aver dimostrato che non vi era anche rischi finanziari non coperti (infatti la società finanziaria che ha dato la fidejussione è fallita pure quella), i cittadini pensavano che il Sindaco Alemanno avrebbe finalmente sentito le ragioni dei cittadini e tolto il cantiere ormai abbandonato e ricettacolo di topi. Invece niente. Il cantiere è abbandontato, forse per dispetto, forse per incuria dell’amminitrazione, forse per tutte e due le cose.
Ora anche i giornali nazionali si occupano della vergognosa faccenda di quartiere, anzi di strada, la nostra. Il Corriere della Sera oggi nell’edizione romana titola “Via Albalonga, cantiere chiuso e la strada diventa una discarica” di Maria Egizia Fiaschetti con tanto di foto e video.
Copenhagenizzare Napoli?
Quando si toccano le auto, gli automobilisti e i commercianti si ribellano. Oggi una dura protesta, a tratti anche violenta, con serrata da parte dei commercianti di Napoli per opporsi alla Zona a Traffico Limitato, ZTL. Infatti con una delibera della Giunta comunale dell’amministrazione De Magistris dello scorso 21 novembre vennero rese definitive due nuove aree ZTL sul lungomare e nei Quartieri Spagnoli e Tarsia/Pignasecca. L’istinto primordiale suggerisce ai commercianti che meno auto vuol dire meno affari.
Au contraire! L’esperienza in altre città (Copenhagen, ad esempio) mostra che alla riduzione del traffico o della disponibilità gratuita di parcheggi vi è un aumento degli affari e del valore degli immobili. A Copenhagen quando negli anni sessanta (era il 1962 per la precisione) l’amministrazione comunale di quella città decise di avviare la chiusura al traffico auto delle prime aree della città, i commercianti danesi, inferociti, paventavano il rischio di chiusura dei negozi, riduzione di affari e aumento della disoccupazione in quanto Copenhagen non era Napoli, come dicevano i danesi e che quindi i danesi non si sarebbero potuti abituare a camminare e a usare la bici in un clima così freddo. L’ispiratore fu l’architetto e urbanista danese Jan Ghel.
Oggi Copenhagen è una delle città più floride e vivibili d’Europa, dove un terzo dei trasporti è assicurato dalla bici e un terzo dai mezzi pubblici, con commercianti felicissimi, e un parcheggio per bici ogni 2,5 parcheggi per auto. Allora perché non copenhagenizzare Napoli o Roma?
Per i più studiosi e per gli aspiranti sindaci, sotto si riporta un video “educational” già proposto da questo blog un paio di anni fa e che non sarebbe male che i candidati al Comune di Roma e dei Municipi si guardassero con attenzione e studio. Dal minuto 23:16 si parla dell’esperienza storica di Copenhagen.